Salita al Colle di Crête Séche (2899 mt.)
Dislivello: 1202 m
Difficoltà: MS
Tipo itinerario: neve
Esposizione: Sud
Questo è un itinerario esposto a Sud che non presenta grandi difficoltà. E' spesso già tracciato perché fino a 2650 m ricalca lo stesso itinerario del Mont Gelé. Si sale con la macchina fino alla frazione Ru di Bionaz (1697 m) dove si trova un comodo parcheggio a pettine per lasciare la macchina e, neve permettendo, si mettono gli sci ai piedi.
1 - Con poca neve o ben consolidata
Nei periodi di neve scarsa o comunque ben consolidata, si può percorrere la comoda poderale fino sopra l'alpeggio denominato "Promont" o "Primo" (a causa di un errore su alcune carte topografiche), una volta percorsi ancora due tornanti sopra l'alpeggio, la strada compie un lungo traverso e alla fine di esso troviamo sulla sinistra un grande masso con la scritta "scorciatoia-raccourci rifugio".
2 - Con neve abbondante o instabile
Nel caso di neve abbondante o instabile questa prima parte del percorso dovrà svolgersi lungo il margine destro (guardando in alto il rifugio) dei prati che si trovano sulla destra della poderale. Dal parcheggio di Ru si segue la poderale per circa 200 metri ed in corrispondenza della prima curva si lascia la strada e si prosegue sui pendii a destra (sinistra orografica) per circa 80 m di dislivello poi si prosegue ancora sulla destra fino a raggiungere l' estremità dei prati e si sale per circa 250 m di dislivello lungo questo tratto di pendio che confina con il bosco fino a 80 m circa sotto la poderale, qui si entra nel bosco a destra salendo e si prosegue lungo la traccia del sentiero estivo fino ad incrociare nuovamente la poderale nel punto esatto del masso con la scritta "scorciatoia-raccourci rifugio".
Da questo punto descriveremo un percorso unico, sconsigliando agli sci alpinisti di raggiungere l'alpe di Berrier per poi attraversare in direzione del rifugio perché si passa in una zona di valanga. Dopo il masso con le scritte si prosegue lungo la poderale e si percorrono i due tornanti successivi (uno a sx e uno a dx). Se si sale con le racchette è meglio salire lungo l'antica morena che parte appena sotto il rifugio formando ai giorni nostri una dorsale facilmente riconoscibile una volta raggiunto il limite del bosco. Essa inizia sulla sinistra del secondo tornante in questione (prima del muro in pietra) e prosegue sempre in verticale e si evitano così noiosi traversi. Questo passaggio porta al rifugio in estrema sicurezza anche nel caso di neve veramente abbondante ed instabile. Con gli sci normalmente è invece preferibile percorrere ancora circa 100 m lungo la poderale dopo il secondo tornante e poi lasciare la strada e salire a sinistra della stessa. In questo punto si imbocca una piccola vallecola che scende diretta dal rifugio sulla sinistra orografica della dorsale sopra descritta.
Dal rifugio (2410 m) si prosegue lungo il tracciato del sentiero estivo fino al Plan de la Sabla (2610 m). Si attraversa il pianoro tagliandolo in diagonale da destra verso sinistra. Si attraversa il pianoro tagliandolo in diagonale da destra verso sinistra e poi si prosegue dritti verso il confine con la Svizzera dove si vede anche in inverno un grosso cippo di confine fatto con le pietre. Questo grosso ometto segna il Colle di Crête Sèche (2899 m). La discesa la potete fare lungo l'itinerario di salita oppure potete cercarne una più bella!